Cronache da Futbolandia (5 aprile 1965)

Repertorio: ultras al Giovanni Celeste di Messina
Messina, lunedi mattina.
Il Messina, che non vince in casa dall'11 ottobre, ha perduto anche contro il Varese. La squadra di Susini e Puricelli cercava un punto e quasi senza volerlo se ne è trovati invece due, grazie allo spettacoloso goal realizzato da Andersson al 23' della ripresa con un tiro in corsa da oltre trenta metri. Al termine della partita alcuni tifosi, dopo avere a lungo inveito contro i dirigenti, l'allenatore ed i giocatori, hanno atteso all'uscita del campo i «responsabili» presunti della ennesima débàcle interna. Il giocatore Gioia ha lasciato per primo lo stadio. Mentre si accingeva a raggiungere il luogo dove aveva parcheggiato l'automobile, è stato aggredito da un folto numero di tifosi. Baroncini, che seguiva il compagno, ha tentato di difenderlo, esponendosi così alle ire degli aggressori. Risultato: i due sono stati costretti a recarsi all'ospedale. Gioia è stato medicato per una contusione all'occhio sinistro e per una profonda lacerazione al viso (graffio). Baroncini, nella colluttazione ha riportato varie ecchimosi e uno strappo al tendine di Achille. Mentre Gioia ha raggiunto più tardi la propria abitazione, Baroncini è rimasto ricoverato nella clinica del prof. Saitta, medico sociale del Messina.

Cuneo, lunedi mattina. 
Gravi incidenti hanno turbato ieri pomeriggio la partita di campionato di calcio del C.S.I. svoltasi a Cuneo fra le squadre dell'Auxilium e del Tittisport. L'incontro, molto scorretto fin dall'inizio, aveva costretto l'arbitro Comba di Cuneo ad espellere dal campo due giocatori del Tittisport. Al 45' della ripresa, mentre l'Auxilium conduceva per 3-0, il direttore di gara ha decretato l'espulsione per indisciplina del portiere del Tittisport, Dotto. Il giocatore, anziché abbandonare il terreno di gioco, si è avvicinato all'arbitro e con una gragnuola di pugni lo ha steso al suolo. La brutale aggressione è stata immediatamente seguita dall'invasione del campo da parte dei tifosi della squadra in svantaggio che hanno circondato il malcapitato Comba, tempestandolo di calci e pugni. Per ristabilire l'ordine e salvare il direttore di gara, sono dovuti intervenire numerosi carabinieri che a fatica sono poi riusciti a far sgomberare il campo. L'arbitro, dopo essersi fatto medicare, ha rifiutato il ricovero in ospedale preferendo raggiungere la propria abitazione. Oggi il signor Comba si sottoporrà ad alcuni esami radiografici. La partita è stata naturalmente sospesa. I carabinieri hanno aperto una severa inchiesta per accertare eventuali responsabilità.

"Stampa Sera", 5-6 aprile 1965