La finalina

L'ultima coppa del mondo

29 luglio 1966

La finalina riscuote poco interesse, in quasi tutti i campionato del mondo. Ci arrivano squadre deluse e improvvisamente stanche. Il pubblico è scarso. Di solito non c'è grande attenzione difensiva, la posta in palio è di ridotta importanza. Essendo già a Londra, Pozzo non resiste al richiamo di Wenbley e detta comunque un servizio al suo giornale


Londra, 28 luglio.
Conosciamo la terza, e la quarta classificata dei 'mondiali' (sono, nell'ordine, Portogallo ed Urss che hanno concluso sul 2 a 1 la gara di stasera a Wembley); ed aspettiamo di sapere a chi andrà la Coppa Rimet, in palio sabato, sempre nel maestoso stadio di Londra, fra Germania ed Inghilterra. Stasera, intanto, Eusebio, salendo a quota nove goals ha praticamente vinto il titolo di «cannoniere» dei campionati del mondo. 
Folla inferiore in quantità a quella di martedì scorso, per la partita di questa sera. Innanzi tutto non è In ballo l'Inghilterra e quindi gli inglesi non sono direttamente interessati, e poi si tratta di decidere chi deve occupare il terzo posto e non il primo. Sarà certamente diverso sia il pubblico sia l'entusiasmo generale nel caso di sabato prossimo, quando si disputerà la finalissima. 
Gioco alterno nei primi dieci minuti, con un tiro forte e preciso per ognuna delle due squadre, tiro che impegna direttamente i due portieri. Al 13', quasi inaspettatamente, giunge la prima rete della giornata: calcio di punizione a favore del Portogallo che viene tirato dal terzino Festa; ricevendo la punizione stessa il centromediano Khurstilava alza istintivamente una mano e l'arbitro non ha la minima . incertezza nel concedere la punizione massima. 
Tira Eusebio e segna irresistibilmente. Il giocatore portoghese, come da sua consuetudine, non appena segnato corre a stringere la mano e a consolare il portiere battuto. Poco dopo un altro tiro di Eusebio da buona posizione passa alto sopra la traversa. 
Le manovre sono vivaci, ma non presentano un soverchio interesse dal punto di vista tecnico. La difesa dei portoghesi commette più di un errore, particolarmente Festa mette par due volte in imbarazzo il proprio portiere portandogli via la palla dalle mani all'ultimo istante. Un minuto prima del riposo di metà tempo, la Russia realizza la rete del pareggio. Metreveli dall'ala destra spara direttamente ed a mezz'altezza sul portiere. Prima che Pereira possa, come era effettivamente facile, intervenire ed allontanare il pericolo, il terzino destro già nominato, Festa, arriva disordinatamente ed impetuosamente sulla palla e la spinge verso la rete. 
Sulla sfera piombano più uomini delle due squadre e risulta molto controverso il fatto di chi abbia toccato per ultimo la palla prima che essa abbia varcato la linea della porta. A noi è sembrata un'autorete comunque del difensore portoghese. Sono in parecchi invece a sostenere che la palla sia stata spedita definitivamente in porta dall'attaccante russo Malafeev. 
Durante l'intervallo la folla applaude molto di più le due bande militari che compiono evoluzioni sul campo di quanto non abbia fatto a proposito dei giocatori delle due squadre. Alla ripresa il Portogallo dà finalmente prova di maggiore intraprendenza ed inizialmente arriva anche a dominare minacciando più volte la porta difesa dal grande Yashin. Presto però l'andamento del gioco riprende il suo tono quasi noioso e monotono. I portoghesi appaiono molto più lenti del loro avversari e giocano molto meno incisivamente di quanto non abbiano fatto martedì scorso contro l'Inghilterra. 
Il gioco si ravviva di qualche poco verso la metà del tempo, ed il portiere Pereira uscendo precipitosamente ferisce il centroavanti sovietico Banishevsky, il quale deve abbandonare il campo, rientrando però sul terreno di gioco dopo un paio di minuti. Le due squadre si fanno più veloci ed intraprendenti a mano a mano che ci si avvicina al termine della partita e dopo parecchie azioni di nessuna importanza a metà campo, a 3 minuti dal termine della contesa i portoghesi riescono a segnare. Dopo uno scambio alquanto rapido, avvenuto con la sua ala destra, la quale si era portata in posizione di ala sinistra, Torres rimasto in possesso della palla con una secca puntata riesce a mandare la sua squadra in vantaggio. 
Il gioco procede con la supremazia dei portoghesi per i due o tre minuti che mancano ancora al termine della contesa. Nessun cambiamento sopravviene più e quindi il terzo posto nella classifica generale di questo campionato del mondo viene occupato ufficialmente e definitivamente dal Portogallo. L'Unione Sovietica rimane quarta. 
Come osservazioni generali sull'andamento della partita, si può ripetere che essa è stata notevolmente inferiore in qualità all'ultima semifinale, quella svoltasi sullo stesso campo di Wembley fra l'Inghilterra ed il Portogallo. Si trattava, questa sera, di due squadre evidentemente stanche per le fatiche sostenute e un risultato di parità sarebbe stato forse più giusto di quello che si è dovuto registrare. La squadra del Portogallo non era più la medesima; essa non ha riprodotto la sua forma smagliante che negli ultimi minuti della partita, quando è riuscita ad andare in vantaggio.

"La Stampa", 29 luglio 1966, p. 9